"Sacra Conversazione" TDF




"Sacra Conversazione" di Thomas De Falco Paris Giugno 2010 concorso artistico (Primo premio)Paris
models:Elisabetta Genoni ,Mercedes Alves
photo by Anibaltaro Michibata
I rapporti tra madre e figlia sono una delle cose più intricate che esistano. Thomas li chiama "sacri", forse per esprimere quel misto di mistero e di aspettative che racchiudono. In un certo senso, rappresentano la trasmissione della vita, quindi della creatività. Il loro opposto è la morte, quindi il blocco, il buio. Nell'opera "Sacra conversazione", il legame tra madre e figlia sembra seguire la seconda strada, sembra interrompersi. Il genitore è ritto in piedi, guarda il muro, dà le spalle al pubblico e sembra dire no. La ragazza invece è piegata, ha gli occhi chiusi e sembra raccogliere il sangue che le scorre dalle ferite.
Non è morta e non sta per morire. Anzi è viva e, a soppressa, la sua sofferenza diventa un abito rosso fuoco, un'acconciatura, un abbellimento.
La trasmissione della creatività, quindi, non avviene solo da madre a figlia, ma dalla cognizione del dolore e dalla emancipazione da se stessi (e quindi dalla propria madre).
In questo c'è una sacra conversazione: ovvero, un discorso con se stessi, col proprio vissuto, con le proprie paure, persino con la mancanza della madre. Una sorta di monito a raccogliere i no, il dolore, il sangue, la fatica, la solitudine. Per farne un abito che sia nostro. Solo nostro. Praticamente, una nuova creazione.
SIMONE MARCHETTI